Roma, 16 settembre 2021 – Così Tommaso Nencioni, sul Manifesto, si riferisce oggi al governo Draghi sottolineandone la cesura con la prospettiva politica aperta dalla coalizione di centro sinistra che lo ha preceduto. Il trasformismo del governo “di tutti” rappresentava – secondo l’interessante analisi di cui riporto qui di seguito la parte finale – un passaggio obbligato in vista dell’alternanza destra-sinistra che si riproporrà con tutta probabilità nella prossima legislatura. (nandocan)
“… La posta in gioco è dunque una normalizzazione delle forze politiche in grado di far ruotare l’alternanza tra di esse attorno al perno costituito dalle regole dell’accumulazione capitalistica, secondo i rapporti di forza operanti all’interno della struttura socio-economica del paese.
Un mercato politico di cui i partiti sono gli imprenditori
“La democrazia deve essere riportata alla sua analogia coi meccanismi di mercato, con i votanti nel ruolo di consumatori di un mercato politico di cui i partiti sono gli imprenditori. Imprenditori oltretutto monopolisti. E in regime di monopolio, dove esistono pochi venditori, essi non hanno bisogno di rispondere alle domande dei consumatori, come invece devono fare in un sistema pienamente competitivo. Anzi sono loro i creatori della domanda.
“Fuor di metafora, la democrazia dell’alternanza si nutre di apatia politica, ed i partiti che accettano il gioco hanno il potere di decidere quali ambiti possono essere oggetto di battaglia politica, e quali invece essere lasciati, per usare una metafora cara a Draghi, al pilota automatico del mercato e dell’accumulazione capitalistica. Ben vengano gli appelli e i contro-appelli sul green pass, ma i rapporti di forza tra gruppi sociali devono essere lasciati intonsi.
la vicenda della Gkn occupata rappresenta uno scandalo esemplare
“In questo scenario, la vicenda della Gkn occupata rappresenta uno scandalo esemplare. I lavoratori in lotta innescano militanza, partecipazione, domande politiche crescenti e ravvivano un nesso forte tra conflitto sociale ed istituzioni, tra società e politica. Rompono sul nascere lo schema trasformista, escono dall’angusto mercato politico in cui la nuova normalizzazione vorrebbe rinchiuderci.
“Il governo, altrettanto esemplarmente, prende lucciole per lanterne, e risponde alla richiesta di bloccare le delocalizzazioni con un disegno di legge che non va oltre la loro regolamentazione. In futuro ci si potrà dividere sull’opportunità o meno di usare whatsapp per i licenziamenti collettivi, ma non sulla libertà assoluta per il capitale finanziario di attaccare ovunque il lavoro e i suoi diritti. Insorgere al fianco dei lavoratori della Gkn vuol dire anche iniziare a progettare dal basso un sistema politico più giusto e democratico”.