Attesa apparentemente corale per Enrico Letta alla segreteria del partito democratico. Scettici gli ex renziani, scrive la Repubblica, ma poi mette in un sottotitolo l’apprezzamento del capogruppo dem al Senato, Marcucci: “E’ una personalità autorevole e all’altezza”. Nel Pd prima di Renzi Letta era considerato un esponente dell’ala moderata, ma il crollo del PD nell’era blairiana potrebbe avere avvicinato anche un ex democristiano (Andreatta) come lui all’idea di una “sinistra larga e plurale”. “Letta ed io siamo la prova evidente che in quel partito una volta si poteva lavorare assieme in vera amicizia e in vera realtà”, ha commentato oggi Pierluigi Bersani (nandocan)
***di Massimo Marnetto, 10 marzo 2021 – “Magari!” A dirlo siamo in tanti, alla notizia di un Letta che potrebbe tornare a guidare il PD. Ma già la soddisfazione si fredda quando si legge che l’ex leader pone condizioni, come se i patti valessero in politica. Chiede di essere richiesto da tutti (o quasi), di fare il segretario e non il reggente e di non essere disturbato fino al 2023, ciclo da concludere con primarie.
Richieste legittime, ma velleitarie. Poste proprio da chi ha sentito il gelo della lama entrare nella schiena, dopo lo “stai sereno” di Renzi, proclamato poco prima del tradimento. Letta invece sarà subìto da molti ex-renziani, che ne limiteranno l’azione proprio come un reggente. E cercheranno di farlo fuori ben prima del 2023, perché sanno che altrimenti sarà Letta a far fuori loro nelle candidature alle elezioni.
E’ in questo quadro di lacerazioni che Letta entrerà in scena, se entrerà.
Quindi tutt’altro che un Segretario “unitivo”. Anzi, se prevarrà, sarà impegnato ad annientare la componente renziana che ha debilitato il PD da anni. Ma potrebbe non farcela perché osteggiato come un corpo estraneo dai fedeli a Renzi insieme a chi già vedeva Bonaccini al comando, pronto per allearsi non con i 5 Stelle ma con i leghisti ripuliti da un giro con Draghi. Un consiglio? Enrico, non stare sereno. Mai. Nemmeno se ti promettono quello che chiedi. E non ti chiudere nel Nazareno, ormai diventato la cappella di famiglia dove il PD tumula i suoi segretari.