Rassegna web di nandocan magazine
Buona festa della donna a tutte le amiche di nandocan!
Meno male che sono solo parole (si spera!)
Paola Cortellesi su Fanpage.it
“È impressionante vedere come nella nostra lingua alcuni termini che al maschile hanno il loro legittimo significato, se declinati al femminile assumono improvvisamente un altro senso, cambiano radicalmente, diventano un luogo comune, un luogo comune un po’ equivoco che poi a guardar bene è sempre lo stesso, ovvero un lieve ammiccamento verso la prostituzione.
Vi faccio degli esempi.
Un cortigiano: un uomo che vive a corte; Una cortigiana: una mignotta.
Un massaggiatore: un cinesiterapista; Una massaggiatrice: una mignotta.
Un uomo di strada: un uomo del popolo; Una donna di strada: una mignotta.
Un uomo disponibile: un uomo gentile e premuroso; Una donna disponibile: una mignotta.
Un uomo allegro: un buontempone; Una donna allegra: una mignotta.
Un gatto morto: un felino deceduto; una gatta morta, una mignotta.
Non voglio fare la donna che si lamenta e che recrimina, però anche nel lessico noi donne un po’ discriminate lo siamo.
Quel filino di discriminazione la avverto, magari sono io, ma lo avverto. Per fortuna sono soltanto parole. Se davvero le parole fossero la traduzione dei pensieri, un giorno potremmo sentire affermazioni che hanno dell’incredibile, frasi offensive e senza senso come queste. “Brava, sei una donna con le palle”, “Chissà che ha fatto quella per lavorare”, “Anche lei però, se va in giro vestita così”, “Dovresti essere contenta che ti guardano”, “Lascia stare sono cose da maschi”, “Te la sei cercata”.
Per fortuna sono soltanto parole ed è un sollievo sapere che tutto questo finora da noi non è mai accaduto.”
Celebriamo la giornata internazionale della donna con le parole di Paola Cortellesi ❤️

‘I diritti delle donne in primo piano’, l’8 marzo iniziativa dell’Usigrai ad Assisi
I diritti delle donne in primo piano, mercoledì 8 marzo 2023, ad Assisi, nel corso di una iniziativa dell’Usigrai. «Per la giornata internazionale della donna – spiega una nota dei rappresentanti sindacali – saranno ospiti dell’assemblea dei giornalisti della Rai Alesia Batsman, ucraina; Lidia Nevzorova, russa; Rahel Saya, afgana; Sanam Shirvani, iraniana, per un racconto in prima persona della condizione delle donne nei loro Paesi: Afghanistan e Iran, dove i diritti sono cancellati o resi indisponibili dai regimi; Russia e Ucraina, dove poco si sa di come le donne stiano vivendo la guerra in atto».
“Donna, vita , libertà”, le parole della rivolta iraniana, che hanno ormai assunto un valore globale, «saranno esposte domani con uno striscione e portate da ciascuna delle oltre cento persone, tra giornaliste e giornalisti, che si ritroveranno alle 15 negli spazi dell’hotel Domus Pacis per un flash mob che precederà l’incontro», conclude l’Usigrai.
CdM
di Massimo Marnetto

Il Consiglio dei Ministri dovrebbero farlo stretti nella stiva di un barchino, in mezzo al mare forza 7, possibilmente di notte. Solo così (forse) capirebbero cosa significa sentirsi abbandonati. Non ce l’ho con Piantedosi, che fa quello che può, ma con chi fa diventare ministro un modesto personaggio che non sa parlare, né prendere decisioni opportune, ma solo nascondersi dietro a Frontex, agli scafisti e persino all’imprudenza delle vittime (in modalità scaccia-colpe del ‘’se la sono cercata’’).
Questo Signore insiste nel non vedere l’errore di aver fatto uscire la Guardia di Finanza per un controllo di polizia, invece di mandare subito la Guardia Costiera per il salvataggio. Il tutto per coprire un altro ministro della domenica, Salvini, che scappa dal confronto in Parlamento. Questi guidatori senza patente vanno mandati via dai ministeri, prima che facciano affondare la dignità del Paese con la loro manifesta incompetenza. Almeno questo salvataggio andrebbe fatto subito.
I documenti dicono che…

Alessandro Gilioli su Facebook
26 febbraio 2023, i documenti dicono che:
1) il mare nell’area era “molto mosso”, grado 4 della scala Douglas, quindi onde da 1,25 a 2,50 metri.
2) Alle 22,26 Frontex manda la scheda telematica a tutte le autorità italiane segnalando un’imbarcazione di legno tra queste onde, a 40 miglia dalla costa in area Sar italiana, con “notevole risposta termica nella stiva” (quindi è piena di persone).
3) Frontex aggiunge che non sono visibili giubbotti salvagente.
4) Un’imbarcazione di legno sovraccarica di persone e probabilmente senza giubbotti in un mare con onde di due metri è già di per sé, con ogni evidenza, in pericolo.
5) La Guardia di Finanza (spedita attorno a mezzanotte a vedere cosa succedeva e non a soccorrere) torna indietro tre ore dopo per il mare grosso, quindi pericoloso; se è pericoloso per i motoscafi della Gdf, immaginatevi per un caicco di legno sovraccarico.
6) Nessuno manda la Guardia Costiera a salvarli per oltre 5 ore.
7) Naufragio e morte di 71 persone.
‘Lianghui’, 两会, democrazia alla cinese

Michele Marsonet su Remocontro
‘Lianghui’, in cinese 两会, le due sessioni dell’Assemblea nazionale e della Conferenza consultiva politica, l’appuntamento legislativo della politica cinese di ogni primavera nella Grande Sala del Popolo di piazza Tiananmen a Pechino.
Quasi tremila delegati provenienti da tutta la Cina: tra questi anche 442 rappresentanti delle 55 minoranze etniche, 497 lavoratori e agricoltori, 790 donne.
La loro nomina viene descritta dai media di stato come «la più grande elezione democratica al mondo», ma non è proprio così, come ci spiega Michele Marsonet.
Tempo di ‘Lianghui’, 两会
Nella Repubblica Popolare è di nuovo tempo di ‘Lianghui’ (doppia sessione), termine importante nella politica cinese che indica le riunioni del Congresso Nazionale del Popolo, composto da 3000 dirigenti del Partito comunista, e della Conferenza Politica e Consultiva, che riunisce circa 2000 tecnocrati, intellettuali e imprenditori.
I nomi altisonanti non devono tuttavia ingannare. Le due assemblee, nonostante l’alto numero di partecipanti, sono chiamate solo a ratificare decisioni e linee strategiche già varate dai vertici del Partito, e in particolare dal Politburo. Dopo il trionfo di Xi Jinping nell’ultimo congresso (il XX), si accentua sempre più la prevalenza dell’ideologia su ogni altro aspetto della vita politica e sociale.
Il Partito comunista cinese
In realtà i due organismi riflettono il completo dominio che il Partito comunista esercita sulla società del grande Paese asiatico. Dominio che non è mai venuto meno, neanche dopo le riforme economiche introdotte da Deng Xiaoping a partire dai tardi anni ’70 del secolo scorso, e miranti a contemperare l’economia pianificata con prudenti aperture al mercato e all’iniziativa privata.
Da allora la Cina è cambiata moltissimo, divenendo nel corso di alcuni decenni una potenza mondiale a tutti i livelli, in particolare in economia, nella politica internazionale e sul piano militare.
Deng non come Gorbaciov
Tuttavia Deng e i suoi seguaci rifiutarono decisamente di seguire la strada di Gorbaciov. A loro avviso l’ultimo segretario del PCUS commise un errore fondamentale attenuando in più modi il controllo del partito comunista sulla società. Intrapresero quindi un sentiero diverso lasciando sì spazio all’arricchimento privato ma, al contempo, chiarendo senza ombra di dubbio che soltanto al partito spettava la direzione esclusiva del Paese.
Ne è derivato lo strano ‘socialismo di mercato’ tuttora al potere nella RPC. E, dicendo potere si intende un potere assoluto, giustificato dai testi classici del marxismo-leninismo con alcune innovazioni derivanti dal pensiero di Mao Zedong.
‘Socialismo di mercato’ e democrazia
Il Congresso e la Conferenza dianzi citate appresentano al meglio la declinazione concreta di tale potere. Entrambi gli organismi salvano, per così dire, la democrazia dal punto di vista formale poiché i rappresentanti sono eletti, fermo restando che l’elezione è strettamente controllata da un partito unico al quale nulla sfugge. Non mancano – come accadeva nell’Urss e nei suoi Paesi satelliti – formazioni politiche dal nome diverso; le quali, però, seguono fedelmente la linea dettata a Pechino dal Politburo.
Xi, terzo mandato di tutto
Nell’anno in corso il Congresso del Partito si è già svolto e il nuovo Politburo è già stato nominato. Xi lo ha riempito di suoi fedelissimi e non si attendono quindi sorprese. Dopo aver ottenuto il terzo mandato come segretario del Partito, Xi Jinping avrà pure il terzo mandato come presidente della Repubblica.
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La psicoterapia non è un ballo di gala.

di Giovanni Lamagna
Lo confesso, mi danno su ai nervi quegli psicoterapeuti che ai loro pazienti, a prescindere dal tipo di problemi che questi presentano loro, dicono sempre: “Va tutto bene! Sei tutto ok!”. Alla Eric Berne, per intenderci; anche se Eric Berne con queste espressioni, francamente banali, forse non voleva intendere quello che poi molti (fraintendendolo) hanno inteso leggendo i suoi libri.
Questi psicoterapeuti, infatti, mi fanno pensare ad un oncologo che, di fronte ad un paziente con un carcinoma, gli dicesse: “Non ti preoccupare, stai bene, va tutto bene!”; e lo rimandasse a casa, tranquillo e sereno, senza prescrivergli alcuna terapia, né tantomeno prendere in considerazione un intervento chirurgico. Sappiamo tutti a quale sorte crudele sarebbe fatalmente destinato un paziente che si rivolgesse ad un oncologo che si comportasse così.
Un quadro falso
Ora con questo non sto dicendo affatto che uno psicoterapeuta dovrebbe intimorire e scoraggiare il suo paziente ancor prima che egli inizi un percorso terapeutico, prospettandogli un quadro disastroso e insanabile della sua situazione psichica. Ma una cosa è non atterrire, anzi incoraggiare il proprio paziente, fargli sentire la propria vicinanza e il proprio sostegno, altra cosa è dargli un quadro falso, non realistico, delle sue condizioni (fisiche o psichiche, qui fa poca differenza) illudendolo.
Allo stesso tempo dovrebbe essere empatico e incoraggiante nella giusta misura, affinché il paziente trovi la forza e il coraggio, le risorse in sé stesso (se le ha), di assumersi le sue responsabilità di fronte alle scelte di cambiamento che inevitabilmente in un percorso terapeutico dovrà compiere. Nessuna persona, infatti, “guarisce”, nel senso che riesce ad affrontare e in una qualche misura almeno a risolvere i suoi problemi, se non attua dei cambiamenti nella sua vita, se non imbocca strade nuove, abbandonando quelle vecchie che con tutta evidenza gli hanno causato problemi e quindi sofferenze.
Come diceva Einstein
Come diceva Albert Einstein, “non si può risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che l’ha generato”; qui Einstein si riferiva al pensiero matematico e scientifico. Ma lo stesso paradigma – io penso – può essere applicato anche alla vita psichica: non si possono risolvere problemi di natura interiore e psicologica, se non si è disposti a modificare l’ottica, il punto di vista, i comportamenti e lo stile di vita che li hanno generati. In altre parole, se non si è disposti a fare delle scelte di cambiamento, a volte anche molto profonde, persino radicali.
Questo, ad un certo punto del loro percorso a due, un bravo e competente terapeuta dovrebbe dirlo o, meglio, rappresentarlo, in maniera più o meno esplicita, al suo paziente per metterlo di fronte alle sue responsabilità. Senza eccessive compiacenze e diplomatismi; senza addolcire inutilmente le pillole che il suo paziente dovrà necessariamente (anche se solo metaforicamente) ingurgitare.
consapevolezza
In altre parole e per concludere, io penso che uno psicoterapeuta bravo e competente dovrebbe, come suo primo compito, aiutare il suo paziente a prendere consapevolezza dei suoi problemi e a metterli a fuoco, per poterli affrontare adeguatamente e provare a risolverli. Non dovrebbe, quindi, banalizzarli, con la malintesa idea di dare in questo modo sostegno e conforto al paziente, che giunge da lui sofferente, disorientato e confuso; un sostegno e un conforto che ben presto si rivelerebbero inadeguati, se non addirittura controproducenti e dannosi.
- Mai tanti morti tra i civili, donne e bambini, come a Gaza…e nel Tg1 delle 13 le aperture su Gaza, con poco rispetto dell’attualità, riguardavano ancora oggi le malefatte e le minacce di Hamas e soltanto dopo cronaca e immagini di stragi e macerie procurate dall’invasione israeliana. Ma l’esodo forzato dei palestinesi inseguiti dai carri armati israeliani verso l’Egitto non può che riportare alla mente quello negli stessi luoghi degli ebrei inseguiti dai carri del Faraone. Forse Israele non riuscirà a distruggere Hamas, ma è già riuscito a distruggere Gaza. (nandocan)
- COP 28 a Dubai”Il petrolio non è responsabile dei danni all’ambiente”. “Ci vuole più atomo per salvare il pianeta”. Con questi due clamorosi proclami si chiude la COP 28, a Dubaii. Un mastodontico summit che – invece di entrare nel merito dell’abbattimento delle emissioni di CO2 – ha lanciato una sorta di ”negazionismo camuffato”. Quel pensiero che non rigetta il problema (surriscaldamento), di cui anzi si mostra preoccupato; ma ne elude la soluzione agendo sulla negazione delle cause (combustione fossili) e alterazione dei rimedi (nucleare), per evitare cambiamenti radicali (drastica riduzione dell’energia da fonti fossili).
- A che punto è la notteCome sentinelle abitiamo la notte di quest’epoca. Sapendo che la notte non è per sempre e l’alba arriverà. E sapendo, soprattutto, di non sapere quando arriverà.
- Crosetto o scherzetto?Per il Ministro Crosetto, Halloween continua e così si diverte con uno scherzetto alla magistratura. La tecnica è quella solita della destra: scegliere di colpire i giudici a freddo; evocare come reale una presunta attività eversiva delle toghe con la formula‘’mi dicono che’’ senza citare fonti e fatti.
- BBC mostra i resti di Gaza, li studia e li analizza, ed è racconto dell’orroreQuasi 100 mila edifici distrutti o danneggiati in tutta la Striscia di Gaza (la maggior parte nel Nord) dall’inizio dei bombardamenti israeliani. Questa, la tragica e scioccante contabilità, che emerge dal dettagliato report satellitare commissionato dalla BBC. Mentre le condizioni umanitarie fanno temere una seconda strage con devastanti epidemie.