Sostiene oggi Massimo Marnetto che “la difesa del territorio è la prima attività del branco. I popoli di umani obbediscono alla stessa legge degli animali. La fiducia nel vicino che si astiene dal rubare territorio è basata sull’equilibrio di forze. Se un popolo è più debole, difficilmente il confinante si astiene dal sottrargli territorio, come dimostrano secoli di storia fino al caso degli insediamenti erosivi di Israele ai danni della Palestina.
“La nonviolenza è esercitabile – aggiunge – solo se lo scontro non è letale. In una guerra, invece, equivale alla perdita di territorio, vite, identità, libertà. Quindi, spendere per la difesa è necessario
“Arrivare a un mega stanziamento del 2% del Pil per armamenti – senza un coordinamento europeo – è speculare alla paura indotta dal trauma del conflitto russo-ucraino.”
Ma le cose possono essere viste diversamente quando le guerre, come sempre più spesso accade, si fanno “per procura” e l’aggredito svolge il ruolo di vittima e più o meno consapevolmente di “mosca cocchiera” dell’invasore che si ritiene a sua volta aggredito. Così le interpreta La Valle nella newsletter di Costituente Terra, “Noi abbiamo paura”, appena pubblicato a parte. Del resto, non è forse intorno a questo più grande e pericoloso conflitto che si svolge tutto il dibattito geopolitico di queste settimane intorno all’Ucraina?
“In Ucraina si muore, in Europa si trema, e l’America guarda alla Cina”, titola oggi il Piero Orteca di Remocontro.
“Xi Jinping ha radicalmente capovolto la “filosofia” di Von Clausevitz, e oggi è l’economia “la continuazione della politica con altri mezzi”. Ma da Max Weber a Francis Fukuyama, l’etica del capitalismo ancora resiste, e gli Stati Uniti sono pronti a tutto, pur di conservare il mondo “unipolare” al quale si sono affezionati”.
“In questi giorni, prosegue uno dei migliori analisti del sito coordinato da Remondino, il “Quotidiano del Popolo” e il “Global Times” sono pieni di attacchi violenti contro Washington e la Nato, a proposito della guerra in Ucraina. Il leit-motiv è sempre lo stesso e reitera l’accusa di ingerirsi costantemente negli affari degli altri. Gli Stati Uniti, insomma, non rinunciano al loro ruolo, che si sono autoassegnati, di poliziotti del mondo. Un esempio? La lingua batte dove il dente duole, così il giornale dell’establishment cinese dedica un grande articolo alle massicce esercitazioni militari congiunte tra Usa e Filippine”
I cinesi, prosegue Orteca, “sono convinti che, dopo la Presidenza Obama, gli scenari strategici alla Casa Bianca siano profondamente mutati. “Considerano il sud-est asiatico un posto dove giocare alla geopolitica- affermano gli editorialisti – e non capiscono le pressanti esigenze di sviluppo sociale ed economico dei Paesi Asean” (I 10 Paesi dell’ Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, dalle Filippine al Vietnam). Dunque, gratta gratta, sotto la vernice dell’emergenza europea, spuntano contrapposizioni in aree di crisi che si reggono su equilibri precari.”
La conclusione del “Global Times”, il grande quotidiano di Pechino citato da Orteca, eccola:
“Gli Stati Uniti non dovrebbero scaricare spazzatura della Guerra fredda nell’oceano, cercando di creare una versione indo-pacifica della Nato”. Con tanti saluti all’appeasement.”
- La differenzaÈ infatti enorme la differenza tra la guerra e la pace. E la tragedia è proprio questa, che la guerra si concede una pausa per riprendere ancora più incondizionata di prima. E ciò perché questa non è neanche degna di essere chiamata guerra, perché le guerre si fanno per ottenere qualcosa, che è la posta in gioco della guerra. Invece questa è una guerra che ha per fine la negazione reciproca dell’esistenza dell’altro. E attraverso un rovesciamento di ciò, nella costruzione di una umana convivenza tra i membri del popolo palestinese e i cittadini ebrei dello Stato di Israele, che può istituirsi, non una tregua, ma la pace
- ScendereMi tocca difendere il Ministro Lollobrigida, perché la sua richiesta di fermata del treno in ritardo, per proseguire in auto, era motivata da un interesse pubblico istituzionale, prevalente su quello privato degli altri passeggeri. Ovvero la sua presenza come Ministro – cioè a nome dello Stato – a Caivano, per inaugurare un parco ad alto valore simbolico, come riscatto di un territorio abbandonato al degrado e alla criminalità. (Marnetto)
- La Giordania ‘americana’ dice basta e potrebbe rompere con IsraeleLa feroce rappresaglia di Israele nella striscia di Gaza, accompagnata da un’ aggressiva reazione dei coloni nella Giordania occupata, rischia ora di compromettere, a vantaggio di Hamas, anche il fragile compromesso con i paesi arabi moderati, avviato col “patto di Abramo” e la compiaciuta assistenza degli Stati uniti. La Giordania ‘americana’ dice basta e potrebbe rompere con Israele.I Paesi arabi moderati, gli alleati di sempre, il lato debole della geopolitica americana prigioniera di Netanyahu in Medio Oriente. Prima tra tutti la Giordania. Re Abdullah II di fronte alla devastante reazione israeliana ai massacri di Hamas, sta per rivedere la trentennale ‘pacificazione’ con Tel Aviv, ma anche le relazioni privilegiate con Washington
- Professione reporter dopo il 7 ottobre. I dubbi di Eric Salerno (e non soltanto)Come è stata l’informazione dal 7 ottobre a oggi, ossia da quando i palestinesi –‘militanti di Hamas’, ‘terroristi’, ‘nazisti’, ‘criminali di guerra’, ‘partigiani’, ‘combattenti per la libertà’ o altri termini scelti da chi giudicava e raccontava – hanno dato l’assalto a Israele? Cosa sono oggi i giornalisti o fotografi ‘embedded’? Cosa rappresentano i palestinesi arabi che lavorano per i grandi media; giovani o meno che raccontano da Gaza? E la stampa israeliana? Quella italiana?
- PazzoGuardo l’Argentina e penso all’Italia. Nella nazione del Sud America la povertà si è talmente diffusa da risucchiare nell’angoscia metà della popolazione. I poveri prima smettono di votare (astensione), dopo scelgono il ”pazzo” più distruttivo del sistema che li ha affamati. E questo processo è più rapido se c’è l’elezione diretta del presidente (o del premier). (Marnetto)