Reader’s – 27 marzo 2023

Cultura e libertà

di Massimo Marnetto

Stiamo assistendo in diretta alla crisi di un’altra democrazia a noi vicina. Dopo la regressione autocratica di Ungheria e Turchia, ora è l’Israele di Netanyahu ha interpretare lo stesso copione: l’uomo forte vince le elezioni in modo democratico e quando è al potere, svuota le funzioni di controllo sul proprio operato per consolidarsi fino a diventare inamovibile.

C’è però un elemento che lascia viva la speranza sulla possibilità di superare la crisi di Israele: la cultura diffusa dei suoi cittadini*, elemento che invece non era così presente in Ungheria e Turchia.

Quando i cittadini istruiti sono molti, c’è una massa critica in grado di smascherare le propaganda liberticida dei governati e scendere in piazza per resistere. Si conferma così ancora una volta il nesso cultura-libertà. Un dato che dovrebbe allarmarci, perché da noi sono pochi coloro che capiscono che la povertà scolastica è l’osteoporosi della democrazia.

*Non mi pare tuttavia che la cultura diffusa in Israele sia ancora riuscita a sciogliere il dilemma tra l’apartheid di uno Stato confessionale e l’eguaglianza dei suoi cittadini, di diritto o di fatto (nandocan)


Corsa al riarmo. Missili nucleari a Minsk. Uranio impoverito criminale

da Remocontro

Notizie diverse ma sempre di armi e di guerra. E di impudicizie senza vergogna, come la presenza di Jens Stoltenberg, segretario generale Nato, alla riunione del Pse, le forze socialiste europee. O Putin che annuncia il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, ma -bontà sua-, «nel rispetto del Trattato Start», come se la cosa non mettesse lo stesso il mondo nel terrore, come denuncia Tommaso Di Francesco. O l’ormai criminale copertura di quell’ossido di uranio da leucemie che spandono attorno i proiettili all’uranio impoverito esplosi.

Il nodo scorsoio del riarmo

Polemica politica di casa sul fronte sinistra, per Tommaso Di Francesco dal Manifesto. Stoltenberg, Nato alla riunione dei socialisti europei fa oggettivamente impressione. Quasi un ritorno ai leader ‘neoliberisti di sinistra’. Clinton, Blair e altri, che hanno avviato guerre (bombe Nato sulla Jugoslavia o Iraq2, anniversari) che hanno preceduto l’aggressione di Putin all’Ucraina. «C’era una volta nel Pd, la scellerata guerra di Putin iniziata, un’area significativa che sull’invio di armi insisteva sul controllo, perché non dovranno essere di offesa ma di difesa’, e che allo stesso tempo diceva no al riarmo italiano».

Questa strategia ora a dir poco vacilla, di fronte al fatto che ormai l’Occidente invia armi apertamente d’offesa come cacciabombardieri, droni e micidiali proiettili all’uranio impoverito – alla faccia della difesa.

Alleanza atlantica e ‘guerre ciliegia’, una tira l’altra

«Il governo Meloni-Crosetto, per il quale la guerra ucraìna è la polizza assicurativa quanto a durata di legislatura e legittimità atlantica». Quindi l’obiettivo del 2% di Pil in spese militari. Spalmati negli anni fino al 2028, sarebbero 13 miliardi in più sul bilancio dello Stato (‘vietato’ il rapporto con le spese sociali tagliate e ‘revisionate in un’ottica privatistica’). La guerra in Ucraina verso l’epilogo? E subito arriva l’avvertimento del segretario di Stato Usa Blinken che dice che «nel 2027 la Cina attaccherà Taiwan», mentre riprende la guerra in Siria.

Stagione bellica infinita mentre per la quarta volta il capo di stato maggiore dell’esercito Usa Mark Milley ha ripetuto, pochi giorni fa, che non c’è soluzione militare al conflitto e che  la restituzione all’Ucraina dei confini del 1991, è obiettivo troppo ambizioso».

Riarmo o ‘riarmetto’ democratico

Ora che Putin ridisloca le armi tattiche nucleari, per ‘riequilibrare’ dovremmo forse inviare armi atomiche? «Se finora -ai margini della terza guerra mondiale con linee rosse invalicabili colpite ‘per sbaglio’- gli ‘incidenti’ sono stati gravi ma eccezioni e alla fine l’abbiamo scampata bella, ora nello scontro definitivo, si moltiplicheranno». Con uno schieramento di Paesi del Sud che vuole un negoziato, mentre la Cina è andata a Mosca ricevendo critiche da tutte le parti, mentre tutti corrono a Pechino scoprendo, come lo spagnolo Sanchez, «punti interessanti nella proposta cinese», tutti preoccupati delle sorti delle economie occidentali legate a filo doppio alla Cina

Missili nucleari a Minsk, vendetta mediatica di Putin

Causa ed effetto. Siccome la Gran Bretagna ha deciso di fornire proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina, Putin ha annunciato che sarà ultimato un deposito di testate nucleari in Bielorussia, ‘come se avessero iniziati ieri’, denuncia Sabato Angieri. «Il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Mosca e Minsk affermano che non violeranno il Trattato Start».Operazione soprattutto mediatica in risposta a Londra sulle armi all’uranio impoverito per Kiev. Con Putin che ha ricordato come il suo Paese «possiede centinaia di migliaia di queste munizioni, ma non le ha ancora usate. Sono molto pericolose per l’uomo e la natura a causa della polvere radioattiva». Ma se ci costringete…

Missili Iskander da tempo in Bielorussia

Putin è poi andato a colpire il nervo scoperto dell’Occidente che più divide le opinioni pubbliche interne, ovvero la fornitura di armi. E poco importa se gli ‘Iskander’ russi erano già stati consegnati alla Bielorussia, come sembra. E poco importa che il Cremlino minacci da mesi di spostare le proprie testate atomiche ai confini occidentali di Minsk, dove si trova la Polonia, Paese Nato più agguerrito. La guerra è fatta di tanti annunci che servono a spaventare il nemico, a confonderlo o a costringerlo a mosse false.

Mossa sbagliata dell’Uranio impoverito

«Scellerato l’invio all’Ucraina di armi all’uranio impoverito», denuncia Vincenzo Riccio dell’Associazione delle vittime italiane, perché l’Italia ha già pagato, nascostamente e dietro vergognose menzogne, con molte vite per l’uso di quelle armi scellerate». L’uranio impoverito è uno scarto delle centrali nucleari trasferito all’uso militare. Un grande business: le multinazionali dell’energia nucleare risparmiano milioni di dollari per lo stoccaggio sicuro passandolo alle multinazionali delle armi che lo utilizzano come «materia prima» gratuita per produrre le munizioni anticarro.

Dalla Jugoslavia la denuncia italiana

Negli anni delle bombe Nato sulla Jugoslavia (prima o poi Remocontro racconterà come) qualche matto è andato nelle zone più colpite dai bombardamenti, ha raccolto campioni di terriccio, e poi li ha portati in Italia dove, laboratori Enea volontari, è avvenuta la scoperta di tassi di radioattività a volte anche 1000 volte superiori al consentito e denunciati in parlamento. Ma soprattutto, la scoperta di quel micidiale ‘ossido di uranio’ che si produce alle altissime temperature della esplosione, che si sparge e avvelena aria e terreno attorno. Oltre alla strana morte nel Danubio di uno scienziato serbo amico troppo curioso che quei problemi stava indagando.

Fuoco di paglia e sottovalutazione

«Gli eserciti di alcuni Paesi acquistano munizioni così prodotte e poi chiudono il ciclo dello smaltimento criminale utilizzandole nei teatri di guerra. Un affare, che porta con sé una devastante pandemia tumorale che colpisce sia civili che militari», denunciano oggi i reduci italiani sentiti da Gregorio Piccin. «Sappiamo che quei territori già duramente provati da oltre un anno di guerra saranno irrimediabilmente contaminati dalle nano polveri frutto delle esplosioni di proiettili all’uranio impoverito, ammesso che non siano già stati usati dalle forze armate russe.

Le conseguenze saranno pagate dalla popolazione civile e dai militari che stanno operando sul terreno, soprattutto negli anni a venire com’è successo in Bosnia, Serbia, Iraq e negli altri teatri di guerra dove queste armi sono state usate negli ultimi 30 anni e dove l’incidenza dei tumori è salita a livelli altissimi».


Quello che non lo imparerai mai a scuola dell’Africa

@MamAfricaO – Alina

° Area dell’Africa = 30,37 milioni di km2
° Area cinese = 9,6 milioni di km2
° Area degli Stati Uniti d’America = 9,8 milioni di km2
° Area dell’Europa = 10,18 milioni di km2

● L’Africa è più grande di tutta Europa, Cina e Stati Uniti d’America messi insieme.
● Ma nella maggior parte delle mappe del mondo, l’Africa è rappresentata in piccole dimensioni.
Questo viene fatto deliberatamente per creare l’effetto visivo di una piccola Africa per manipolare, lavaggio del cervello e ingannare gli africani ovunque si trovino.

  • L’Africa ha il 60% della terra coltivabile;
  • L’Africa ha il 90% della riserva di materie prime;
  • L’Africa ha il 40% della riserva d’oro mondiale;
  • Africa, 33% della riserva di diamanti;
  • L’Africa possiede l’80% della riserva globale di Coltan (minerale per la produzione di telefoni ed elettronica), principalmente nella Repubblica Democratica del Congo.
  • L’Africa ha il 60% della riserva mondiale di cobalto (minerale per la fabbricazione di batterie per automobili)
  • L’Africa è ricca di petrolio e gas naturali.
  • L’Africa (Namibia) ha la costa più ricca di pesci del mondo.
  • L’Africa è ricca di manganese, ferro e legno.
  • L’Africa è tre volte l’area della Cina, tre volte l’area dell’Europa, tre volte quella degli Stati Uniti d’America.
  • L’Africa ha 30 milioni di km2 (30 415 875 km2);
  • L’Africa ha 1,3 miliardi di abitanti (la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti in 9,6 milioni di km2).

Il che significa che l’Africa NON È INSUFFICIENTE.

🔴La terra coltivabile della Repubblica Democratica del Congo è in grado di nutrire tutta l’Africa.
🔴E tutta la terra coltivabile in Africa è un filo per nutrire il mondo intero.

  • La Repubblica Democratica del Congo ha fiumi importanti che possono illuminare l’Africa.
    Il problema è che la CIA, le imprese occidentali e alcuni burattini africani stanno destabilizzando la Repubblica Democratica del Congo da decenni.
  • L’Africa è un continente culturalmente diversificato in termini di danza, musica, architettura, scultura, ecc.
  • L’Africa ospita 30.000 ricette medicinali ed erbe che l’Occidente modifica nei suoi laboratori.
  • L’Africa ha una popolazione mondiale giovane che dovrebbe raggiungere i 2,5 miliardi entro il 2050.

L’AFRICA RAPPRESENTEREBBE IL FUTURO DELL’UMANITÀ se fossero utilizzate bene e con criterio di equità le sue risorse, perché potrebbe nutrire 9 miliardi di persone e anche di più.

Con menti e capi politici africani liberi dal colonialismo occidentale e una forte ricerca dell’unità africana, l’Africa sarebbe il futuro governante di altre civiltà perché il mondo non è nulla senza l’Africa.

Se l’Africa fosse responsabile dei suoi affari e dei suoi mezzi di produzione, il resto del mondo degenererebbe a Paesi del terzo mondo!


  • Mai tanti morti tra i civili, donne e bambini, come a Gaza
    …e nel Tg1 delle 13 le aperture su Gaza, con poco rispetto dell’attualità, riguardavano ancora oggi le malefatte e le minacce di Hamas e soltanto dopo cronaca e immagini di stragi e macerie procurate dall’invasione israeliana. Ma l’esodo forzato dei palestinesi inseguiti dai carri armati israeliani verso l’Egitto non può che riportare alla mente quello negli stessi luoghi degli ebrei inseguiti dai carri del Faraone. Forse Israele non riuscirà a distruggere Hamas, ma è già riuscito a distruggere Gaza. (nandocan)
  • COP 28 a Dubai
    ”Il petrolio non è responsabile dei danni all’ambiente”. “Ci vuole più atomo per salvare il pianeta”. Con questi due clamorosi proclami si chiude la COP 28, a Dubaii. Un mastodontico summit che – invece di entrare nel merito dell’abbattimento delle emissioni di CO2 – ha lanciato una sorta di ”negazionismo camuffato”. Quel pensiero che non rigetta il problema (surriscaldamento), di cui anzi si mostra preoccupato; ma ne elude la soluzione agendo sulla negazione delle cause (combustione fossili) e alterazione dei rimedi (nucleare), per evitare cambiamenti radicali (drastica riduzione dell’energia da fonti fossili).
  • A che punto è la notte
    Come sentinelle abitiamo la notte di quest’epoca. Sapendo che la notte non è per sempre e l’alba arriverà. E sapendo, soprattutto, di non sapere quando arriverà.
  • Crosetto o scherzetto?
    Per il Ministro Crosetto, Halloween continua e così si diverte con uno scherzetto alla magistratura. La tecnica è quella solita della destra: scegliere di colpire i giudici a freddo; evocare come reale una presunta attività eversiva delle toghe con la formula‘’mi dicono che’’ senza citare fonti e fatti.
  • BBC mostra i resti di Gaza, li studia e li analizza, ed è racconto dell’orrore
    Quasi 100 mila edifici distrutti o danneggiati in tutta la Striscia di Gaza (la maggior parte nel Nord) dall’inizio dei bombardamenti israeliani. Questa, la tragica e scioccante contabilità, che emerge dal dettagliato report satellitare commissionato dalla BBC. Mentre le condizioni umanitarie fanno temere una seconda strage con devastanti epidemie.
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