Reader’s – 27 dicembre 2022. Rassegna web

Direbbe Marnetto

di Massimo Marnetto

Papi, re, presidenti fanno il discorso di fine anno. Se noi dovessimo fare altrettanto, che diremmo?

Per il 2023, vorrei che in Italia si affermasse il senso dello Stato. Cioè quello spirito di coesione, che fa sentire i doveri come condivisi e giusti, per sostenere insieme la fatica di affrontare i problemi comuni.

Vorrei che i genitori insegnassero ai propri figli il coraggio, per prendere una posizione pubblica di fronte alle ingiustizie. Vorrei che le madri dei maschi insegnassero ai loro figli a rispettare le ragazze.

Vorrei che i privilegi suscitassero vergogna e non ammirazione. Vorrei che la natura fosse amata con la riscoperta del limite. Che la cultura desse l’autostima necessaria a prevenire paure e violenze. Che la curiosità verticale sostituisse il gossip orizzontale.

Ho dimenticato molte cose: ecco che arrivano altri pensieri suscitati da un pensiero: il dono della relazione.


Brasile, un tir di benzina da far esplodere all’aeroporto e bombe dei sostenitori di Bolsonaro per impedire l’insediamento di Lula

da Remocontro

Creare caos per impedire l’insediamento del presidente Lula da Silva previsto per il primo gennaio. Dell’esplosivo in un camion cisterna pieno di carburante nei pressi dell’aeroporto di Brasilia per creare l’inferno. L’uomo arrestato, George Washington de Oliveira Sousa, è un sostenitore di Jair Bolsonaro, il presidente di estrema destra che sul modello Trump, non ha riconosciuto la sconfitta da parte dell’ex e neo presidente progressista.

‘Impedire l’avvento del comunismo in Brasile’

A far scattare l’allarme è stato l’autista del camion che ha trovato l’ordigno prima che Oliviera Sousa riuscisse a farlo detonare, permettendo così l’arresto dell’uomo che è stato incriminato per terrorismo. Interrogato dalla polizia, l’uomo ha ammesso che la bomba faceva parte di un piano «per far scoppiare il caos e così impedire l’avvento del comunismo in Brasile».

Non follia singola ma vero complotto

Al complotto hanno partecipato altri sostenitori di Bolsonaro che dal giorno della sconfitta del presidente di estrema destra il 30 ottobre scorso hanno protestando di fronte a sedi dell’esercito chiedendo a questo di intervenire per impedire il ritorno alla guida del Paese di Lula. Il piano, ha confessato ancora Oliveira Sousa, era di piazzare almeno altre due bombe in posizioni strategiche, in modo da imporre «la dichiarazione di stato di assedio nel Paese e provocare l’intervento delle forze armate», riporta ancora il giornale Folha de Sao Paulo.

Un arsenale di armi

Nell’appartamento dell’arrestato, è stato trovato un vero e proprio arsenale di armi dal valore di oltre trentamila dollari. Oliveira Sousa ha affermato che a spingerlo ad accumulare questo arsenale è stato Bolsonaro che ha detto «un popolo armato non sarà mai ridotto in schiavitù». E che il piano prevedeva di distribuire armi alle persone che ancora sono accampate di fronte alle caserme per protestare.

Allarme e tensioni

L’attentato sventato ha fatto salire ulteriormente la tensione in Brasile, con le forze di sicurezza che stanno rivalutando tutte le misure di sicurezza per la cerimonia di insediamento di domenica. Intanto Flavio Dino, che sarà il ministro della Giustizia del prossimo governo, ha dichiarato che «i gravi fatti di Brasilia provano come gli accampamenti dei cosiddetti ‘patrioti’ siano incubatori di terroristi». Quindi ha aggiunto su Twitter: «Non ci sarà nessuna amnistia per i terroristi, i loro sostenitori e finanziatori». Bolsonaro è avvertito. Speriamo che basti.


Facebook, competenze e presunzione

di Giovanni Lamagna


E’ sorprendente (o, meglio, deprimente) verificare (possiamo farlo ad esempio su facebook) quante persone presumano di dire la loro senza avere nessuna competenza specifica nel campo nel quale hanno la presunzione di intervenire, dicendo o scrivendo qualcosa.(1)

(1) Dire o scrivere qualcosa si può, naturalmente, esprimere per esempio un’opinione fondata sulla propria esperienza. L’ importante è non parlare (o scrivere) “ex cathedra”, come precisavano un tempo i teologi per circoscrivere il dogma dell’infallibilitá papale. Una volta si usava aggiungere anche su Facebook IMHO, In My Humble Opinion. (nandocan)


  • Ci pensa Giorgia
    di Massimo Marnetto Lampedusa: finta la scena (campo profughi ripulito per l’occasione); finto l’impegno europeo (redistribuzione su base volontaria, cioè briciole); finte le soluzioni nazionali proposte (più carcere, meno integrazione); vera invece l’esasperazione degli isolani che denunciano la truffa mediatica. Ma Lei tira dritto. Se la linea ‘’ci pensa Giorgia’’ si afferma, presto vedremo la … Leggi tutto
  • Dopo lunga malattia
    DOPO LUNGA MALATTIA. L’ONU è morta, scrive oggi Massimo, il titolo al pezzo l’ho aggiunto io. La causa di morte era presente già alla sua nascita, col diritto di veto attribuito alle grandi potenze che l’hanno fondata. Raniero La Valle e tutti noi di Costituente Terra continuiamo ad essere convinti che la soluzione ci sia ma ci sarà solo il giorno in cui avverrà anche tra i popoli e gli Stati quel riconoscimento reciproco dei diritti di ognuno con l’abbandono delle logiche di dominio purtroppo ancora in vigore. Una costituzione per la Terra.
  • La difesa dei confini
    il Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha inserito nel decreto-legge per gli aiuti al Mezzogiorno nuove norme di contrasto all’immigrazione, ciò che nel linguaggio di Giorgia Meloni significa “la difesa dei confini”. Finora si intendeva come difesa dei confini il contrasto alle invasioni armate. Le nuove misure decretate in Italia dal governo hanno anche un sapore razzista perché destinate a colpire soprattutto profughi di pelle scura, e bisogna stare attenti a questo in tempi in cui in Europa ci si scambia accuse di nazismo. Ma se la risposta alla tragedia dei migranti viene iscritta nel capitolo della difesa dei confini, è proprio l’istituto dei confini, celebrati finora come sacri e inviolabili, che bisogna riformare.
  • Manca il come
    Meloni ha invitato la Von der Lien a Lampedusa per giustificare  ‘’una missione europea per fermare gli sbarchi’’, ma manca il come. Si fermano i barchini in alto mare ordinando di tornare indietro? E se non lo fanno, si bloccano tra le onde finché non affondano? E se iniziano a moltiplicarsi i naufragi, come farà l’Italia a sventare le accuse di respingimento e omissione di soccorso in mare illegali? 
  • Kiev fa causa a Polonia, Ungheria e Slovacchia sul grano. All’Onu contro la Russia
    Il commercio del grano crea nuove tensioni politiche in Europa dell’est. Il ministro del Commercio ucraino ha annunciato ieri che Kiev farà causa a Polonia, Ungheria e Slovacchia per aver mantenuto il divieto di importazione ai cereali provenienti dall’Ucraina. Zelensky alle Nazioni unite: «Dateci più armi e rinnegate la Russia». Il partito repubblicano Usa si divide sui finanziamenti a Kiev
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