Reader’s – 21 giugno 2023 – rassegna web di nandocan magazine


Reader’s chiude

Cari amici di nandocan, oggi 21 giugno e inizio “ufficiale” dell’estate, si conclude l’esperienza di “Reader’s”, come preannunciato. La mia piccola rassegna quotidiana del web si stava rivelando un po’ troppo impegnativa sia per i miei 87 anni che per circostanze familiari che richiedono da parte mia maggiore attenzione.

Chi lo desidera potra sempre leggermi su
NANDOCAN MAGAZINE ( HTTPS://NANDOCANEU.COM ) CHE CONTINUA AD ESSERE IN RETE e occasionalmente aggiornato.

Ringrazio gli amici vecchi e nuovi che mi hanno seguito nei 18 anni trascorsi dall’ inizio di NANDOCAN, e un ringraziamento particolare va a Massimo Marnetto e a Ennio Remondino, come a tutti coloro che hanno saggiamente accettato e spesso anche invitato a “svaligiare” i loro blog. Saggiamente, perché, molto piu dei like, la condivisione (citando ovviamente le fonti) è il modo più intelligente per diffondere attraverso i social idee e contenuti che raramente trovano ospitalità sui grandi media. Augurando BUONA ESTATE A TUTTI, Fernando Cancedda.


Stiamo sbagliando

Lidia Galeazzo su Facebook

Premessa: mi dispiace per i dispersi del TITAN ma:

  1. 5 ricchissimi spendono 8 volte lo stipendio medio annuo di un italiano per il brivido lussuoso di vedere le lamiere arrugginite del Titanic da un ipertecnologico sottomarino, si perdono e vengono dedicate aperture di tg, giornali, approfondimenti mentre mezzo mondo si mobilita.
  2. CENTINAIA DI POVERISSIMI CHE SCAPPANO DA GUERRE, CARESTIE E PERSECUZIONI SPENDONO I POCHI SOLDI DI UNA VITA PER TENTARE DI NON MORIRE E SI IMBARCANO SU QUEL CHE C’È. CREPANO SOPRA E SOTTO IL MARE MENTRE SI LITIGA SULLE COMPETENZE, I CONFINI DELLE ACQUE, IL METEO E A CHI LIQUIDA LA NOTIZIA SCOMODA IL PRIMA POSSIBILE.
    Come esseri umani prima, poi anche come giornalisti, stiamo sbagliando. Tanto.

Anche missili italiani in guerra. Il SAMP/T italo-francese operativo in Ucraina, ma ce lo dice Macron

di Ennio Remondino

Dall’Italia non erano mai state fornite notizie –segreto di Stato di antico vizio-, ma ieri a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che il sistema di difesa terra-aria SAMP/T da tempo promesso all’Ucraina è stato consegnato ed è operativo.

Macron svela, Meloni vanta

«Sono felice di potervi annunciare con la mia collega italiana Giorgia Meloni che il SAMP/T franco-italiano è ora dispiegato e operativo in Ucraina, dove protegge installazioni chiave e vite», ha dichiarato il capo dello Stato francese nella conferenza sulla difesa aerea e antimissilistica dell’Europa. La batteria fornita all’Ucraina, composta da componenti italiane e francesi, dovrebbe disporre di tre lanciatori armati con 8 missili ‘Aster 30’ ognuno.

Giorgia Meloni svelata, insegue e vanta

E la premier Giorgia Meloni, all’Eliseo per Roma Expo 2030, insegue: «Il sistema terra-aria Samp-T è oggi operativo in Ucraina. Un contributo importante alla difesa anti aerea del Paese, un esempio concreto di quello che Italia e Francia possono fare insieme. È un sistema fondamentale per difendere civili, persone innocenti e dobbiamo essere fieri di aver lavorato così alacremente affinché si potesse offrire questo strumento nel minor tempo possibile».

Roma Expo 2030 e guerra

Una batteria di ‘Mamba’ è già stata schierata in Romania per proteggere il porto di Costanza sul Mar Nero, mentre una batteria di SAMP/T dell’esercito Italiano è dislocata in Slovacchia, con militari nostri a gestirla. Uno dei cinque sofisticati e costosi sistemi missile anti missile italiani. Macron ieri ha inoltre annunciato che il Belgio sarà ammesso come ‘osservatore’ nel programma franco-tedesco-spagnolo ‘Future Air Combat System’ e che FranciaEstoniaUngheriaBelgioCipro acquisteranno assieme a diverse centinaia di missili terra-aria a corto raggio ‘MBDA Mistral’.

Più missili per tutti

Concorrenza interna europea. Una iniziativa che punta a bilanciare l’iniziativa dello scudo aereo europeo (Euro Sky Shield) varata da Berlino e che riunisce 17 paesi europei (ma non Francia, Italia e Polonia) che prevede l’acquisizione di sistemi di difesa aerea tedeschi (IRIS-T), americani (Patriot,già in dotazione alla Bundeswehr) e israeliani (Arrow 3). La Bundeswehr ritirerà i Patriot dal territorio slovacco e in parte da quello polacco per schierarli a difesa del prossimo vertice della Nato, in programma a Vilnius l’11 e 12 luglio.

Riarmo tedesco e Israele

Il 14 giugno il Parlamento tedesco ha approvato un primo stanziamento di 560 milioni di euro a Israele per l’acquisizione del sistema antimissile Arrow-3, in una maxi commessa da quasi 4 miliardi. Insieme ad altri 950 milioni per l’acquisto di 6 sistemi di difesa aerea Iris-T SLM di fabbricazione tedesca. Stanziamenti provenienti dal fondo da 100 miliardi di euro varato da Berlino nel marzo 2022 per rafforzare le difese del Paese alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina. Come Israele rientri nella crisi ucraina non è strato spiegato. Si sa che il contratto con Israele verrà firmato entro la fine del 2023 e il sistema Arrow 3 dovrebbe essere consegnato entro la fine del 2025.

Armamenti e affari

Il progetto ‘Euro Sky Shield’ ha irritato Parigi non solo perché l’Eliseo non è stato informato preventivamente dell’iniziativa tedesca, denuncia ‘Analisi Industria’ e i siti specializzati del settore militare,  ma soprattutto perché prevede l’acquisto di sistemi di difesa aerea extra-Ue come Arrow 3Patriot e non include il franco-italiano SAMP/T. Ma Ieri a Parigi, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius ha offerto l’integrazione del SAMP/T nella struttura Sky Shield. Come riferisce il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, per Pistorius «tutto può essere integrato nella struttura esistente della difesa dei cieli europei».

TagsFrancia Italia missili Ucraina


  • Usa ed Europa non più al centro del mondo
    Usa ed Europa non più al centro del mondo.Il mondo nuovo su cui pochi oggi capiscono qualcosa, mentre due voti a distanza di migliaia di chilometri da Bratislava a Washington segnano il futuro della guerra in Ucraina. Dopo G7, G20, Brics, Onu, la politica dei blocchi cambia ancora, prova ad analizzate Avvenire, preoccupato. Usa ed Europa sempre più sgraditi, mentre la Russia, nonostante la guerra, resta forte. E la Cina è pronta ad abbandonare il soft power armandosi rapidamente. E gli emergenti premono, il segnale ultimo.
  • Sintonia
    Nel Sinodo, la Chiesa Cattolica si interroga sulla propria sintonia con la storia. I temi (dubia) toccano il sacerdozio femminile, il rapporto con divorziati, minoranze sessuali e la ferita sempre aperta degli abusi sessuali del clero. Riuscirà Francesco ad aggiornare la dottrina, superando l’ostruzionismo della frangia fondamentalista che vede in ogni aggiornamento teologico un’eresia?
  • Un giudice a Catania
    Dall ‘Avvenire di oggi: “Giorgia Meloni interviene con durezza sulla recente sentenza del tribunale di Catania che ha “liberato” quattro migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti nel centro di Pozzallo: «Siamo di fronte a una pressione migratoria senza precedenti – scrive sui social la premier in prima mattinata -. Il governo italiano lavora ogni giorno per fronteggiare questa situazione e contrastare l’immigrazione illegale di massa».
  • Ci risiamo
    Non so quanto la prospettiva di un governo tecnico sia d’attualità, vista la maggioranza ancora solida che sorregge il governo Meloni. Ciò premesso, la penso anch’io come Gilioli – ieri caporedattore di Espresso-repubblica e oggi direttore di Radio popolare. Basta con questa storia del governo tecnico, che viene annunciato ma in realtà suggerito dai “giornaloni”. Come ogni volta che un governo, di destra o di sinistra, poco importa, non fa fino in fondo il suo dovere di obbedire in tutto e per tutto alle direttive dell’establishment.
  • Assemblea!
    Sbaglia l’amico Massimo Marnetto a presentarlo come una creatura di Michele Santoro, che ha indubbiamente il merito di avere messo la sua popolarità e abilità comunicativa al servizio di obbiettivi indicati da tempo da Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli e “Costituente Terra”. E a darne atto a quest’ultimo era stato proprio lo stesso Santoro intervistato due giorni prima dalla Gruber a “Otto e mezzo”.
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