Polizia morale
di Massimo Marnetto
Ultimo: penso non al cantante, ma all’ultimo Festival senza censura preventiva. La destra-centro di Governo vuole la restaurazione di un Sanremo con amore, cuore, mamme, la barca che va, le colline in fiore. Lo strappo della foto di un sottosegretario vestito da nazista turba, la richiesta di liberalizzare la marijuana scandalizza, il bacio omo fa traboccare il vaso.
Giorgia – donna, madre, cristiana – vuole controllo, ordine, tradizione. E la sua Polizia Morale si scatena in messaggi per annunciare rimozioni di vertici Rai e imposizione del velo ai programmi.
In questa Italia pre-iraniana, lo share per Amadeus è alto, ma il gradimento per i partiti libertari è basso. Le canzoni osano dove la politica balbetta. Ma la Premier è volitiva e sa cogliere le opportunità. Il prossimo Sanremo lo vincerà ”Io sono Casta”, testo di La Russa, Salvini, Berlusconi; musica di Giorgia Meloni: dirige Pino Insegno.
La mappa deI tesoro sepolto sotto l’Ucraina a cui tutti danno la caccia

Kark Marx certo esagerava quando attribuiva ai fattori economici un ruolo assolutamente preponderante nella storia, ma per Michele Marsonet, ‘risulta ancora utile in parecchi casi’. Sull’invasione russa dell’Ucraina ad esempio, cassando subito le ragioni invocate da Vladimir Putin della presunta ‘denazificazione’, per giustificare l’ingiustificabile. ‘Il quadro cambia’ (sulle regioni del pessimo Putin), se prendiamo in considerazione le motivazioni economiche del conflitto’. E Marsonet prova allora a dissipare le cortine fumogene innalzate dal Cremlino per giustificare l’invasione. ‘Senza dubbio vi sono pure motivazioni culturali, per quanto falsate da una lettura distorta della storia. Ma la ragione primaria è economica’.
L’Ucraina del tesoro
Della defunta Unione Sovietica l’Ucraina era non soltanto il granaio, ma anche il cuore industriale e minerario. E dove si concentra la maggioranza delle suddette risorse? Proprio nel Donbass, che non a caso costituisce il principale obiettivo dell’offensiva russa. Nel Donbass, molto ricco di carbone, sono collocate in gran numero fonderie, acciaierie e centrali elettriche. Nella regione di Dnepr-Donetsk si trovano invece giacimenti di petrolio e di gas naturale, circa l’80% dell’intero patrimonio ucraino.
Donbass di tutte le brame, dai tempi degli zar
Qualcuno ha giustamente osservato che l’Ucraina è una superpotenza mineraria che, in alcuni casi, supera la stessa Russia. Finora non ha sfruttato appieno le sue risorse. Un “think tank” canadese ha calcolato che l’Ucraina è al quarto posto nel mondo per produzione annua di risorse naturali con 15 miliardi di dollari.
In passato i proventi di queste immense ricchezze andavano ad arricchire le casse degli zar prima, e poi quelle sovietiche. L’indipendenza è quindi giudicata necessaria affinché i suddetti proventi vadano a beneficio dei cittadini ucraini, pur sapendo che nel Paese esiste una corruzione endemica.
‘Terre rare’ poco estratte
Non solo. L’Ucraina è il territorio europeo più ricco di cosiddette “terre rare” come lantanio, cerio, ittrio, neodimio, tutte indispensabili per le memorie dei PC, le batterie ricaricabili per automobili elettriche, e gli smartphone. Indispensabili anche per la transizione “green” che, nonostante gli entusiasmi suscitati, è molto più costosa di quanto comunemente si creda. Se aggiungiamo che l’Ucraina è al secondo posto in Europa per depositi di gas naturale, con circa 1,2 trilioni di metri cubi, il quadro è completo.
Fumogeni nazionalisti
Occorre quindi smetterla con la retorica nazionalista, e comprendere invece che questo conflitto ha innanzitutto motivazioni economiche. Chi controlla l’Ucraina controlla anche risorse energetiche e minerarie tra le più vaste del pianeta.
Buon Compleanno a Rosy Bindi!

Giorgio Adamo su Facebook
Per noi del gruppo di Facebook a sostegno di una candidatura di Rosy Bindi ai vertici più alti della nostra Repubblica, è l’augurio che possa essere sempre sufficientemente visibile ciò che dice, come esempio di buona politica e quindi uno stimolo per chi ama la politica delle persone, autentica e innamorata di una società senza prepotenze e prevaricazioni a danno di un debole.
In questo gruppo continuiamo a sostenere che sia importante accendere un riflettore sulle sue riflessioni, puntando il dito contro quei comportamenti pericolosi che mettono a rischio la società giusta che sogniamo.
Ci auguriamo che Rosy Bindi diffonda coraggio in tutti i cittadini indignati per i comportamenti che hanno fatto degenerare i partiti in macchine di potere e di clientelismo, auspicando una partecipazione maggiore alla res pubblica e per non permettere che le brave persone vengano allontanate dalla politica.
E per dirla con le sue parole: “La questione morale non va archiviata”.
Buon compleanno da angelica, vanna, sonia, paolo, gian luca, stefano, giorgio e da @tutti gli amici e compagni del gruppo fb.