Rassegna web di nandocan magazine
Le verità nascoste del caso Soumahoro
Massimiliano Smeriglio su Facebook
Aboubakar Soumahoro con le vicende relative alla cooperativa Karibù non c’entra nulla. Questo dice la procura di Latina nelle conclusioni delle indagini. Nulla. Ma non solo questo.
Alla compagna Liliane Murekate l’unica condotta contestata è quella di aver provocato un danno erariale di 13.368 euro, di cui 4.456 a suo carico, conseguente alla violazione dell’obbligo di controllo della dichiarazione dei redditi presentata nel 2020.
Insomma poca, pochissima roba. Falsa la notizia che gli sarebbero stati sequestrati conti correnti e centinaia di migliaia di euro. Nessun riferimento da parte della procura all’acquisto di articoli di moda.
Dunque dovremmo aspettarci, in queste ore, un ritorno di fiamma nei talk e nelle redazioni, una volontà di rettifica, un cambio di registro, non dico le scuse, una riflessione più attenta sulla potenza devastatrice dei processi sommari a mezzo stampa. Diciamo un certo grado di cosciente ripensamento da parte di chi si è adoperato, a testa bassa, per rovinargli la carriera e in fondo la vita.
La gogna per il capro espiatorio
La reputazione, per chi svolge funzioni pubbliche, è il bene più prezioso. Per imbrattarla ci vuole pochissimo. La responsabilità deontologica di chi fa informazione dovrebbe collocare la visibilità del risarcimento al medesimo grado in cui è andata in scena la gogna, il rogo liberatorio contro il capro espiatorio.
Si perché Soumahoro è il capro espiatorio perfetto. Per un eventuale danno erariale di poco più di 4mila euro della compagna è stata pubblicamente lapidata una coppia, macchiata una storia di riscatto, infangata una carriere sindacale e politica, pubblicate foto personali intime, costruiti castelli di allusioni e calunnie. Temo peraltro che il danno sia talmente incardinato nel profondo della coscienza nazionale da risultare inemendabile.
A fronte delle parole della procura tra le redazioni vige la cautela, quella mancata nel momento di appiccare il fuoco, il silenzio, o qualche pallone tirato in tribuna. Come nel caso della famosa testata progressista ora impegnata ad indagare le scale antincendio della cooperativa. Tanto per continuare a parlare del caso Soumahoro, caso che appunto non esiste.
Un chiaro intento di diffamare
“Come ribadito sin dall’inizio, io con le indagini, concluse dalla Procura di Latina, non c’entravo e non c’entro nulla. Non risulto né coinvolto né indagato. A questo riguardo, parlare di “caso Soumahoro” vuol dire negare l’evidenza della magistratura con il chiaro intento di diffamare”. Questo dichiara l’onorevole alle agenzie. Senza ricevere la necessaria attenzione.
Questa la verità giudiziaria, una e incontrovertibile. Forse molti politici, giornalisti, moltissimi odiatori social dovrebbero semplicemente chiedere scusa.
Ma perché si è prodotta questa montagna di fango, fake e ossessioni pruriginose sulla vita pubblica e privata di un parlamentare?
La domanda la rivolgo prevalentemente al campo in cui milito, quello della sinistra. Anche perché, spesso, il garantismo della destra appare peloso e orientato esclusivamente a casi specifici, quelli in cui i guai entrano in casa, dunque non del tutto attendibile.
E su Soumahoro, che non è cosa loro, non hanno fatto eccezione. Violenti tra i violenti.
Sulla sinistra invece va fatta una riflessione di fondo, sul giustizialismo come cattiva coscienza che rischia di stritolare la sua anima. Lo abbiamo visto in questa vicenda, lo abbiamo osservato sul cosiddetto Qatargate e la indegna carcerazione di Eva Kaili, lo abbiamo visto ancora sul caso Cospito e l’incredibile silenzio sulla palese violazione dello Stato di diritto.
Destra e sinistra insieme
Per rimanere all’attualità e non allungare lo sguardo sulla tentazione giudiziaria di risolvere la contesa storica con Berlusconi in un’aula di tribunale piuttosto che sul terreno politico e culturale.
E cosa tiene insieme destra e sinistra in questa brutta storia?
Cosa impedisce ai conduttori televisivi di destra e sinistra e alle grandi firme che fanno opinione di considerare la vicenda Soumahoro a partire dalla verità giudiziaria?
Il pregiudizio sul personaggio (della persona non gli importa granché) e il giudizio sulle maldestre comparsate tv, di cui peraltro hanno goduto in termini di audience e pubblicità, fatte di “radicalità posturale” e “diritto all’eleganza”. E può bastare il fastidio borghese per questo profeta un po’ contraddittorio, talvolta confuso, può bastare a promuovere questa gigantesca rimozione: la consegna, considerata tradita, ricevuta dai salotti progressisti di comportarsi bene, da santo laico, con la promessa di essere portato in processione a favore di telecamera?
Stivali “sporchi” e “puliti”
A un personaggio del genere si richiede una coerenza che nessuno chiede a se stesso. I suoi stivali devono essere al medesimo tempo “sporchi” e “puliti”, sporchi per le campagne pubbliche, puliti perché non devono macchiare i salotti che contano. Pena il fuggi fuggi.
C’è anche dell’altro. C’è il razzismo strisciante, c’è il rancore che colpisce uno che sembra avercela fatta, c’è la peggiore ferocia, quella che la plebe aizzata agisce verso i propri figli migliori.
La verità è che ci sono troppe coscienze sudicie in giro e tutte concorrono ad un obiettivo: l’oblio di Abou. Per questo abbiamo l’obbligo di batterci, per Abou e per impedire ai farisei di farla franca ancora una volta.
**************
Nel breve video che segue, Aboubakar Soumahoro premiato da Articolo21 in occasione della sua festa annuale nel 2018
Estasi

di Massimo Marnetto
Sei disoccupato? Licenziato? Niente paura, affidati ad ES.T.AS.I. ”Espedienti per Truffe Ascetiche Imprenditoriali”, la prima società di simulazione mistica, leader in madonne lacrimanti. Con un investimento contenuto, garantiamo un guadagno certo!
Forniamo: statua madonna di m. 1,5 con sguardo compassionevole, corredato da piedistallo e 50 sedie impilabili; sostanza rossa simil-sangue con sicuro effetto emo-lacrima; breve corso per simulare l’estasi durante il dettato celeste; breve corso per moltiplicazione pani, gnocchi, pizza, ecc. (anche senza glutine); testi predisposti di ”messaggi celesti” personalizzati o general-catastrofici; corso di circonvenzione per indurre alla prodigo-patia irrefrenabile con formula ”più doni, più la madonna è contenta”. Non preoccuparti di trovare i gonzi: i primi 10 saranno nostri addetti, addestrati allo stupore e al passaparola: gli altri saranno sempre più numerosi.
Chiamaci ora! ES.T.AS.I. e avrai un guadagno della madonna!
L’Italia armata in Slovacchia, sempre più a est verso Ucraina e Russia

da Remocontro
L’Aeronautica italiana prima in Polonia con i cacciabombardieri ai confini con l’enclave russa di Kaliningrad e poi, con i velivoli-spia, a Costanza, Romania, la sintesi di ‘Pagine Esteri’. Oltre 1.550 militari di pronto intervento dell’Esercito con centinaia di blindati, obici e carri armati in Lettonia, Ungheria e Bulgaria e, adesso, anche una batteria di missili terra-aria SAMP/T e 150 artiglieri nella piccola repubblica centro-orientale della Slovacchia.
L’ormai famoso SAMP/T in trasferta oscillante
A fine febbraio il Ministero della Difesa, ha ordinato lo schieramento del sistema missilistico terra-aria SAMP/T di produzione italo-francese nella base aerea di Malacky, sede del 46° Stormo dell’Aeronautica slovacca, nei dettagli di Antonio Mazzeo. Salvo contrordine, perché la prima richiesta di quel prezioso e costoso apparato veniva dall’Ucraina. Il trasferimento della batteria missilistica e del contingente dell’Esercito per farlo funzionare si è concluso a fine marzo e dal 1° aprile missili e militari sono operativi in Slovacchia, operazione NATO «Enhanced Vigilance Activity». Sempre e solo a ’vigilare’ come è sempre Difesa e mai qualcosa d’attacco.
Sistemi antimissile interscambiabili
L’invio in Slovacchia del sistema di guerra terra-aria era stato preannunciato a metà gennaio dal ministro Guido Crosetto. Un accordo con il Segretario alla Difesa USA Lloyd J. Austin, una batteria antiaerea e antimissile SAMP/T avrebbe rimpiazzato in Slovacchia i missili Patriot di US Army che «verranno trasferiti in Germania per essere sottoposti a manutenzione».Provando a tradurre dal politichese omertoso, nessun soldato italiano in zona di guerra, ma l’aiuto di Roma e Kiav triangolato via Slovacchia con lo scambio tra SAMP/T e Patriot Usa che di ‘armieri’ in trasferta in Ucraina ne hanno a bizzeffe.
Il SAMP/T export
L’Esercito italiano ha in dotazione cinque sistemi SAMP/T, operativi dal 2013. Sono stati impiegati fra il 2015 ed il 2016 a Roma per la sorveglianza dei cieli della Capitale in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Una seconda batteria in Turchia, operazione NATO sul confine sud-est dell’Alleanza Atlantica. Una batteria di missili terra-aria è attualmente schierata in Kuwait nell’Operazione Inherent Resolve a guida statunitense, contro le milizie dell’ISIS in territorio iracheno e siriano.
Indiscrezioni raccolte da ‘Analisi Difesa’ la scorsa settimana, un’altra batteria di SAMP/T, «composta da componenti francesi ed italiane, è stata fornita pure all’Ucraina e sarebbe già operativa». Con quali militari ad armarla? Quel breve addestramento di militari ucraini a Sabaudia?
Italia-Slovacchia in mimetica
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le relazioni militari-industriali tra Italia e Slovacchia si sono fatte più strette. Aiuti e buoni affari. Difesa e Industria, «confermano la piena disponibilità a supportare le esigenze di rinnovamento delle Forze Armate Slovacche, con soluzioni tecnologicamente avanzate e collaborazione con le aziende slovacche per portare lavoro e tecnologia innovativa al paese». E il Gruppo Leonardo gongola, mentre le parti politiche dei governi si scambiano visite. L’ultimo vertice politico e militare italo-slovacco a Roma il primo febbraio. Sempre con l’apparato militar-industriale Leonardo in prima linea.
Tags: difesa Nato Slovacchia
- Mai tanti morti tra i civili, donne e bambini, come a Gaza…e nel Tg1 delle 13 le aperture su Gaza, con poco rispetto dell’attualità, riguardavano ancora oggi le malefatte e le minacce di Hamas e soltanto dopo cronaca e immagini di stragi e macerie procurate dall’invasione israeliana. Ma l’esodo forzato dei palestinesi inseguiti dai carri armati israeliani verso l’Egitto non può che riportare alla mente quello negli stessi luoghi degli ebrei inseguiti dai carri del Faraone. Forse Israele non riuscirà a distruggere Hamas, ma è già riuscito a distruggere Gaza. (nandocan)
- COP 28 a Dubai”Il petrolio non è responsabile dei danni all’ambiente”. “Ci vuole più atomo per salvare il pianeta”. Con questi due clamorosi proclami si chiude la COP 28, a Dubaii. Un mastodontico summit che – invece di entrare nel merito dell’abbattimento delle emissioni di CO2 – ha lanciato una sorta di ”negazionismo camuffato”. Quel pensiero che non rigetta il problema (surriscaldamento), di cui anzi si mostra preoccupato; ma ne elude la soluzione agendo sulla negazione delle cause (combustione fossili) e alterazione dei rimedi (nucleare), per evitare cambiamenti radicali (drastica riduzione dell’energia da fonti fossili).
- A che punto è la notteCome sentinelle abitiamo la notte di quest’epoca. Sapendo che la notte non è per sempre e l’alba arriverà. E sapendo, soprattutto, di non sapere quando arriverà.
- Crosetto o scherzetto?Per il Ministro Crosetto, Halloween continua e così si diverte con uno scherzetto alla magistratura. La tecnica è quella solita della destra: scegliere di colpire i giudici a freddo; evocare come reale una presunta attività eversiva delle toghe con la formula‘’mi dicono che’’ senza citare fonti e fatti.
- BBC mostra i resti di Gaza, li studia e li analizza, ed è racconto dell’orroreQuasi 100 mila edifici distrutti o danneggiati in tutta la Striscia di Gaza (la maggior parte nel Nord) dall’inizio dei bombardamenti israeliani. Questa, la tragica e scioccante contabilità, che emerge dal dettagliato report satellitare commissionato dalla BBC. Mentre le condizioni umanitarie fanno temere una seconda strage con devastanti epidemie.