Reader’s – 10 novembre 2022. Rassegna web

Sul blog di Ennio Remondino si prova oggi a spiegare come in seguito al protrarsi della guerra in Ucraina stiano già cambiando gli approvvigionamenti energetici del Vecchio Continente. Fra tanti contraccolpi internazionali noti e molti seminascosti. Gli sforzi dell’Europa centro-occidentale per svincolarsi dalla dipendenza dal gas naturale della Federazione Russa e dal costosissimo gas naturale liquefatto degli Stati Uniti.

Guerra economica tra gasdotti e sanzioni

da Remocontro

La guerra d’Ucraina scatenata dalla Russia di Putin e la guerra economica sul mercato degli idrocarburi con colpi incrociati e l’inverno ancora da affrontare. Svariate interruzioni nelle forniture di gas russo come assaggio di ritorsione politica di Mosca a sanzioni e fornitura di armi occidentali a Kiev.

Alternative ancora da verificare

«Come alternativa ai giacimenti russi, l’Unione Europea considera strategici i depositi terrestri dell’Algeria e offshore dell’Azerbaigian, sebbene entrambi i paesi vantino stretti legami con la Russia», avverte Mirko Mussetti su Limes. Mentre Bruxelles propone l’acquisto massiccio di gas naturale liquefatto (gnl) da Nord America, Africa, Medio Oriente e Golfo Persico/Arabico.

E scopriamo che l’export del discusso e costoso gas di scisti degli Stati Uniti per gli alleati europei in contanti è aumentato dal 29% al 66% nel 2022.

Rigassificatori, pochi e sgraditi

Per le forniture di ‘gnl’ occorre un numero adeguato di rigassificatori. L’Italia ha tre impianti attivi a Panigaglia , Livorno, e Porto Viro a Rovigo. A questi potrebbe presto aggiungersi la nave rigassificatrice al porto di Piombino, al centro di contestazioni e ricorsi giudiziari.

‘Affondato’ il Nord Stream russo-tedesco, tubi alternativi

Tra Barcellona e Marsiglia è allo studio il progetto di pipeline per gas e idrogeno verde in grado di trasportare nuove fonti di energia nel paese transalpino. Allo studio, progetti vari da qui al futuro. Con Italia e Turchia a contendersi nel Mediterraneo il ruolo di futuro hub del gas per l’Europa. Ad accordo interno Ue per acquisti congiunti se e quando sarà raggiunto. Trovando dei fornitori credibili per quantità di gas e petrolio disponibile, sicurezza di continuità e prezzi sostenibili.


Effetto balcone

di Massimo Marnetto

Soluzione e soddisfazione: la Meloni vuole tutto. L’orgoglio ottunde l’intelligenza e trasforma la disponibilità della Francia ad accogliere una nave, in una prova di forza vinta, con inevitabile incidente diplomatico (ci metterà una pezza Mattarella al suo rientro).

Ormai la soluzione si delinea con chiarezza: servirebbe una Autorità Unica Europea degli Sbarchi, che assegnasse a rotazione i porti sicuri predefiniti con gli Stati rivieraschi (Atene, Catania, Marsiglia, Barcellona, ecc.) e la successiva distribuzione delle persone arrivate agli Stati non rivieraschi.

In sostanza, si dovrebbe revocare il criterio del porto ”più vicino” a vantaggio di una ripartizione più diffusa. E’ questo il punto su cui l’Italia dovrebbe piantare una grana con l’UE, in riferimento al confine liquido che non consente respingimenti.

Ma questa sarebbe una trattativa lunga e di poco effetto mediatico. Mentre evocare invasori, confini e ridicolizzare medici bizzarri che certificano la sofferenza ha un redditizio effetto balcone.


Le 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura che sono state trovate durante negli scavi di San Casciano dei Bagni sono una scoperta di importanza internazionale e subito il paragone è stato con i Bronzi di Riace.

👉L’Ansa ha svelato cosa è emerso in questi giorni dallo scavo, con statue anche di oltre un metro rappresentanti divinità, matrone, fanciulli, imperatori, che sono rimaste sepolte per 2300 anni dal fango e dall’acqua caldissima delle vasche sacre che hanno conservato in condizioni ottime questa scoperta che stando all’archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena, “riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo”.

Tabolli e il suo team lavorano allo scavo dal 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune che oggi dà i suoi frutti e che in futuro potrà essere un ulteriore volano turistico per la zona. Oltre alle statue, poi, sono state riportate alla luce iscrizioni in etrusco e “migliaia di monete oltre ad una serie di altrettanto interessanti offerte vegetali” come riporta sempre l’Ansa che ha raccolto anche le dichiarazioni del Ministro della Cultura Sangiuliano: “Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana”.

Nell’area sono stati ritrovati ex voto, “decine e decine di gambe, di braccia, di orecchie e poi ancora di fegati, uteri, peni” tutti riprodotti in bronzo e ricoperti di iscrizioni in etrusco e latino e dediche alle divinità. Ma alcuni oggetti fanno pensare che il luogo fosse qualcosa di più di un complesso termale, ma che fosse anche un enorme ospedale tra scienza e divino: “Le pratiche divinatorie si legano all’universo medico terapeutico che proprio nei santuari trovava i propri luoghi prediletti” come ha detto Tabolli.


Riproduzione fisica e riproduzione spirituale.

di Giovanni Lamagna

Credo che in ognuno di noi alberghi il desiderio recondito (effimero? vano?), potremmo dire anche l’ambizione, di lasciare un’eredità, un segno del proprio passaggio su questa terra. Propendo a pensare che questa volontà e questo desiderio siano in qualche modo collegati alla funzione biologica e istintiva della riproduzione, sia quella materna che quella paterna.

Esiste dunque il desiderio di una riproduzione fisica che si manifesta e realizza nella procreazione dei figli. Ma esiste anche il desiderio di una riproduzione spirituale, culturale, intellettuale, che per alcuni è ancora più importante di quella fisica.

Corrisponde al bisogno di lasciare traccia di noi, di quello che abbiamo sperimentato, capito, compreso in questo viaggio/passaggio sulla terra, da destinare come mappa cognitiva a coloro che ci sopravvivranno o addirittura nasceranno dopo di noi.

Nel vagheggiamento che le persone, alle quali presumiamo di lasciare questa nostra testimonianza, ce lo riconosceranno mentre siamo ancora in vita o ce ne saranno grati post mortem, quando non ci saremo più. Forse questo desiderio è del tutto illusorio, perciò nevrotico o addirittura un po’ folle; ma (tant’è!) questo desiderio ad alcuni di noi li aiuta a vivere, a dare un senso e una ragione alla loro esistenza

* ** *

* Grazie Giovanni, ma c’è anche un altro sentimento, più grande e meno illusorio. La reale e realistica consapevolezza che tutto quello che abbiamo detto e fatto in questa terra, quand’anche nessuno si ricordasse di noi, lascerà comunque una traccia, destinata comunque ad incidere, per poco o molto che sia, nel bene come nel male. È in questo e non in un aldilà a cui non credo , che la vita è eterna. (nandocan).


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