Movimento o partito

di Massimo Marnetto

Esistono profonde differenze tra un movimento e un partito. Un movimento porta avanti un solo tema; non si presenta alle elezioni, ma opera in modo trasversale per incidere sulla cultura della pubblica opinione (femminismo, orientamento sessuale, ambiente, pacifismo, antimafia, ecc.); è guidato da figure carismatiche di riferimento. Un partito invece persegue un progetto complessivo di società con più obiettivi; chiede voti alle elezioni; ha più figure di riferimento. 

Poi ci sono gli ibridi: i movimenti monotematici, che si presentano alle elezioni. Come quello che sta costruendo Michele Santoro per promuovere la pace in Ucraina. Che a prescindere dai voti che prenderà, ha il pregio di far riflettere altri partiti sulla domanda di pace. E infatti la Schlein ha riportato il PD su posizioni critiche nei confronti della pretesa Nato (2% del Pil per spese militari). Il rischio è la frammentazione del consenso. Vero. Ma l’insufficiente impegno del PD per una seria iniziativa diplomatica di pace apre inevitabilmente spazi di rappresentanza non soddisfatta.


  • Usa ed Europa non più al centro del mondo
    Usa ed Europa non più al centro del mondo.Il mondo nuovo su cui pochi oggi capiscono qualcosa, mentre due voti a distanza di migliaia di chilometri da Bratislava a Washington segnano il futuro della guerra in Ucraina. Dopo G7, G20, Brics, Onu, la politica dei blocchi cambia ancora, prova ad analizzate Avvenire, preoccupato. Usa ed Europa sempre più sgraditi, mentre la Russia, nonostante la guerra, resta forte. E la Cina è pronta ad abbandonare il soft power armandosi rapidamente. E gli emergenti premono, il segnale ultimo.
  • Sintonia
    Nel Sinodo, la Chiesa Cattolica si interroga sulla propria sintonia con la storia. I temi (dubia) toccano il sacerdozio femminile, il rapporto con divorziati, minoranze sessuali e la ferita sempre aperta degli abusi sessuali del clero. Riuscirà Francesco ad aggiornare la dottrina, superando l’ostruzionismo della frangia fondamentalista che vede in ogni aggiornamento teologico un’eresia?
  • Un giudice a Catania
    Dall ‘Avvenire di oggi: “Giorgia Meloni interviene con durezza sulla recente sentenza del tribunale di Catania che ha “liberato” quattro migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti nel centro di Pozzallo: «Siamo di fronte a una pressione migratoria senza precedenti – scrive sui social la premier in prima mattinata -. Il governo italiano lavora ogni giorno per fronteggiare questa situazione e contrastare l’immigrazione illegale di massa».
  • Ci risiamo
    Non so quanto la prospettiva di un governo tecnico sia d’attualità, vista la maggioranza ancora solida che sorregge il governo Meloni. Ciò premesso, la penso anch’io come Gilioli – ieri caporedattore di Espresso-repubblica e oggi direttore di Radio popolare. Basta con questa storia del governo tecnico, che viene annunciato ma in realtà suggerito dai “giornaloni”. Come ogni volta che un governo, di destra o di sinistra, poco importa, non fa fino in fondo il suo dovere di obbedire in tutto e per tutto alle direttive dell’establishment.
  • Assemblea!
    Sbaglia l’amico Massimo Marnetto a presentarlo come una creatura di Michele Santoro, che ha indubbiamente il merito di avere messo la sua popolarità e abilità comunicativa al servizio di obbiettivi indicati da tempo da Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli e “Costituente Terra”. E a darne atto a quest’ultimo era stato proprio lo stesso Santoro intervistato due giorni prima dalla Gruber a “Otto e mezzo”.
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