Insieme alla correzione (corruzione?) centrista della linea politica, un forte contributo al declino del PD e della sinistra in generale viene dalla rinuncia alla collaborazione della base alle scelte politiche. Ridotta dal feudalesimo dei capi corrente a un ruolo di propaganda (“al montaggio dei gazebo” disse una volta D’Alema). Sostituita, ma senza successo, dal culto populista del leader e da una sterile ricerca mediatica del consenso attraverso i sondaggi (nandocan).
***di Massimo Marnetto, 7 marzo 2021 – Aprire il Pd. Lo vuole Zingaretti, per curare il partito dall’autoreferenzialità maligna delle correnti. Proposito rivoluzionario, che richiederebbe un’innovazione altrettanto clamorosa. Come dotare anche il PD di una piattaforma per consultare la base. Certo, vista la lezione dei 5 Stelle, adottando le precauzioni per non creare un contropotere interno.
Ogni circolo un voto, una sorta di uno-vale-uno non personale, ma riferito a circoli equivalenti, di periferia o Ztl. Magari anche con l’introduzioni di sezioni virtuali, composte da persone di Sassari, Roma, Bologna e fuori-sede a Londra, che si costituiscono on line in base a percorsi ed interessi del tutto estranei alla residenza.
Questa possibilità di consultazione-ascolto della base, integrando il tradizionale circuito decisionale di partito, sarebbe una salutare restituzione di sovranità agli iscritti, rilanciando il ruolo dei circoli come laboratori politici di partecipazione mediata e democratica. Palestre di discussione per preparare e selezionare nuova classe dirigente non tra i più fedeli ai capi, ma tra chi fa analisi intelligenti, propone soluzioni utili, mostra autocontrollo aggregativo.
Per il PD, e la sinistra in generale, aprire è suscitare interesse alla politica con forme nuove di coinvolgimento. Per scongiurare i due atteggiamenti letali per i partiti voluti dalla Costituzione: indifferenza e populismo. Per poi affrontare la destra affascinata da Orbàn, con la consapevolezza che il sonno della partecipazione genera mostri.
Una risposta a “Aprire il Pd”
Straordinario “cristiano” (sinonimo nel dialetto leccese dei braccianti analfabeti di persona affidabile, cristianamente eretico) ontologicamente “sardo”, a sua forse incoscienza, come il giovane Gavino, pastore del Padre padrone… che alla Cecchignola di Roma scoprì la sua “Firenze”…